il vescovo ci ha provato ma gli danno del rompico …. ni!

il vescovo di Lucca a fianco dei Rom: “basta discriminazioni”

la presa di posizione di monsignor Castellani dopo le discriminazioni alla Festa di primavera al centro sportivo Zappelli di Viareggio

Il vescovo di Lucca, Italo...

 L’arcivescovo di Lucca Italo Castellani ha voluto mandare un messaggio di solidarietà contro la discriminazione dei Rom durante la festa di primavera al centro sportivo “Vasco Zappelli”.

Monsignor Castellani ha così voluto inviare un messaggio di solidarietà alla comunità Rom, troppo spesso vittima di razzismo e protagonista, negli ultimi giorni, della cronaca visto che al campo in via Cimarosa a Torre del Lago è stata staccata l’acqua. Un messaggio di vicinanza da parte della chiesa di Lucca che è stato favorevolmente accolto dalla comunità.

ma povero vescovo: gli è andata decisamente male! e sì che in 10 anni credo che si tratti della prima parola o gesto che esprime in solidarietà agli zingari! pubblicata in internet la foto della sua solidarietà, si è scatenata una reazione estremamente negativa contro di lui: su ben 667 commenti solo una irrilevante manciata di questi è a suo favore a fronte di una valanga di reazioni pesantemente negative e insultanti verso il vescovo e verso, ovviamente, i rom nei cui confronti prende corpo  il più becero razzismo!
una domandina ai nostri vescovi: tutte quelle reazioni negative e razziste non sono state espresse da persone atee o lontane dalla fede, ma, c’è da scommetterci, da persone che la domenica magari vanno a messa, anche se non sempre, e poi nella loro quotidianità vivono questa forma di chiusura e di intolleranza e di razzismo: sono contenti così i nostri vescovi? perché non si sente un vescovo che grida forte che questo è l’opposto della fede cristiana e chi si esprime in questo modo deve subire la scomunica da questa e dalla comunità cristiana, non perché qualcuno autoritariamente li butta fuori ma perché da soli si autoescludono d alla comunità che si ispira al vangelo di Gesù?

questa la reazione al post della solidarietà del vescovo di Lucca ai rom attentamente osservata dal giornalista Danilo Fastelli de ‘il Tirreno’:

vescovo Italo

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si può fare a dare davvero una mano!

Padova: si commuove per gli sbarchi, a 90 anni offre la sua casa ai profughi. La generosità di Mara Gambato

PROFUGHI

  

 Commossa dalle immagini degli sbarchi e dalla notizia del naufragio di 800 persone nel Mediterraneo, una anziana novantenne di Rubano (Padova) ha deciso di lasciare la propria casa ai profughi che sbarcano in Italia, affittandola per metà prezzo a una cooperativa che si occuperà della gestione dei richiedenti asilo.

«Diciamo che ci sono persone che sono cristiane a parole e persone che lo sono nei fatti», ha commentato.

La storia è raccontata dal Corriere del Veneto:

Quando alla tv sono passate le scandalose immagini di quelle 800 vite perse in mare, i fotogrammi di una tragedia che ha fatto inorridire l’Italia intera, Mara Gambato non ha avuto grossi dubbi. Ha chiamato i nipoti, ha traslocato a Padova, in una casa di sua proprietà, e ha consegnato le chiavi della sua villetta di Sarmeola di Rubano ad una cooperativa che si occupa di accoglienza dei profughi. Un regolare contratto di affitto (la 90enne si è accontentata di circa la metà del valore di mercato) che per dieci profughi provenienti da Gambia e Guinea Bissau rappresenta molto più di una nuova casa. «Quando ha sentito alla tv di quelle 800 persone morte in mare – ha raccontato Sergio Ventura, il nipote che ha curato per conto dell’anziana l’affidamento dell’immobile alla cooperativa – e quando ha visto l’immobilismo dello Stato e delle istituzioni ha deciso di fare qualcosa».

 
 

A gestire l’accoglienza in quella casa di via Borromeo (così come in quella di corso Milano, a Padova, e in molte altre case della provincia di Padova) è «Percorso Vita onlus» di don Luca Favarin. «Quando l’ho incontrata mi ha parlato anche della guerra e degli italiani all’estero – ha spiegato don Luca – e poi della difficoltà di assistere immobile a quei drammi. La mia impressione è che vedendo la tragedia quotidiana dei profughi abbia in parte rivissuto le difficoltà patite da lei, dai suoi amici e coetanei. È la dimostrazione di un’altra cultura veneta, che purtroppo spesso viene oscurata dall’intolleranza di certi»

 
 

Proprio il sindaco di Padova, Massimo Bitonci (Lega Nord), si sta però mettendo di traverso all’iniziativa: “Per contrastare l’arrivo di nuovi
clandestini in case private impugneremo i contratti di affitto che le cooperative hanno stipulato o si apprestano a stipulare.
Dimostreremo che l’operazione pilatesca di Alfano è illegale e non può proseguire”.

Uno dei profughi arrivati nelle scorse settimane:
profughi

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in quale Dio credi? questo il vero problema!

Dio

Cosa volete che gliene importi, a Dio, della vostra obbedienza?
Pensate davvero che vi sia riconoscente se credete in lui?
Se gli portate rispetto o meno?
Credete seriamente che si compiaccia delle vostre preghiere, degli onori che gli riservate, dei vostri sacrifici o dei templi che innalzate per lui?
Siete convinti che Dio gioisca del sangue che spargete per lui?
Del sangue di chi non crede in lui, ma che lui ha creato?
Siete convinti che vi abbia eretto a giudici della vita altrui, quando lui per primo non se ne cura?
Siete convinti che sia questo ciò che sta a cuore a Dio?
Quanto e come pregate?
Cosa mangiate o non mangiate?
Come vi vestite?
Cosa leggete?
Cosa pensate?
In quale Dio credete?
Vi siete fatti un Dio a vostra immagine e somiglianza, Ecco cos’é!
Un Dio che s’arrabbia e maledice.
Un Dio che vuole il controllo che dovrebbe già avere.
Un Dio che vuole la guerra, il sangue, il dolore e la disperazione per il suo creato.
Un dio che Odia.
Questo non è un Dio.
Questo siete Voi.
Con tutte le vostre frustrazioni, le vostre insicurezze, i vostri rancori e la vostra incommensurabile paura. La paura di voi stessi. La paura di sparire.
Dio non è grande, Dio è di più: infinito, immenso, totale.
Dio è tutto.
Dio è ovunque.
Dio è chiunque.
Dio è sopra qualsiasi cosa.
Sopra l’odio, sopra il rancore e sopra la vendetta.
Dio è Amore.
Solo chi Ama compie la volontà di Dio.
Gli altri seguono solo la propria.
Convertitevi all’Amore e lasciate andare voi stessi.
 
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il primo caldo dà alla testa

una donna ha fatto causa contro tutti i gay della Terra in nome di Dio: “hanno infranto le regole morali e religiose”

 

GAY MEN

 

 Identificandosi come ambasciatrice di Dio e Gesù Cristo, una donna in Nebraska ha intentato una causa federale contro tutte le persone omosessuali del pianeta per aver infranto “le regole morali e religiose”.

Sylvia Ann Driskell di Auburn spiega, in una petizione scritta di 7 pagine consegnata alla Corte del Distretto di Omaha, che “l’omosessualità è un peccato e che gli omosessuali sanno che è peccato vivere una vita come omosessuali”, secondo quanto riporta il “Lincoln Journal Star”. “Perché altrimenti nasconderebbero il segreto(?)

L’Omaha World Herald riporta che la 66enne, che nella causa si rappresenta da sola, cita nella sua lettera piena di errori e puntualizzazioni sia il dizionario Webster come anche una serie di passaggi della Bibbia. La donna sfida il giudice del Distretto John M. Gerrard a non “giudicare Dio come un bugiardo”, e apostrofa i gay come “mentitori, imbroglioni e ladri” nel caso, che è stato chiamato semplicemente come “Driskell contro Omosessuali”.

“Non ho mai pensato che avrei visto il giorno in cui la nostra Grande Nazione del nostro Grande Stato del Nebraska sarebbe diventata così accondiscendente verso i comportamenti osceni di alcune persone”, ha scritto la donna. “E’ grazie all’indulgenza del Signore che non siamo arsi, perchè la sua compassione è infinita”.

Clicca qui per vedere la petizione completa.

La corte non ha emesso un mandato di comparizione, secondo quanto riporta la Nbc. Ovviamente, questo non ha impedito che innumerevoli scrittori gay di alto profilo rispondessero ironicamente alla causa.

Stevem Payne, del Daily Kos, ha detto che lui e suo marito, Brian, liquiderebbero la loro attività per un legale che difenda la causa che, ha suggerito scherzando, è materia per la Suprema Corte.

“Anticipiamo che l’ammenda chiesta a questa donna ci butterà sul lastrico”, ha detto scherzando.

Lo schietto autore e attivista per i diritti dei gay, lesbiche, bisessuali e transgender Dan Savage ha reagito in modo simile alla notizia, twittando:

Questo articolo è stato pubblicato su The Huffington Post Usa e tradotto dall’inglese.

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