la chiesa missionaria tra i rom si ritrova col volto cambiato dai rom stessi – a Trogir il C.C.I.T. 2019

 

 

 

 

 

     IL C.C.I.T. 2019 IN CROAZIA

Si è svolto nei giorni scorsi, dal 5 al 7 aprile, a Trogir, in Croazia, nel grandioso e ospitale albergo Medena, il C.C.I.T. 1920 (Comitée Catholique International pour les Tziganes), che ha messo al centro dell’attenzione, riflessione e dialogo dei vari operatori pastorali tra il popolo rom provenienti da una quindicina dei paesi europei, avente come titolo:

“la missione di ritorno: sorgente di cambiamento”

nella consapevolezza (che si forma ogni giorno di più nell’incontro accogliente, , dialogico, ‘innamorato’ dell’alterità dell’ ‘altro’ che nella sua ‘diversità’ e ‘alterità’ arricchisce e ‘mette in crisi’ l’umanità dei due) che

“l’incontro vero cambia lo sguardo, la teologia, la pastorale, la cultura di colui che è incontrato”

e una vera ‘missionarietà’ verso il mondo dei rom è un forte

“invito a una condivisione in reciprocità per le nostre comunità, le nostre chiese, le nostre società”

Secondo il programma il pomeriggio del venerdì 4 aprile ci siamo ritrovati e accolti reciprocamente nella cena comune, nella preghiera animata dal gruppo pastorale della Croazia e dal consueto ‘vino dell’amicizia’.

La mattina del sabato 6 aprile, dopo il messaggio del Consiglio Pontificio nella persona del Card. Turkson e portatoci da suor Alessandra e l’Introduzione del presidente del C.C.I.T. il sacerdote rom Claude Dumas,

ha avuto luogo la conferenza del teologo, filosofo, sociologo Tomàs Halìk che ha delineato una profonda distinzione fra una chiesa che ‘distribuisce il pane ai poveri’ e una chiesa che ‘scopre Cristo nei poveri che serve e proprio attraverso il servizio che presta’, due modi radicalmente diversi di comprendere la chiesa e il cristianesimo, la missionarietà, la nostra stessa presenza tra i rom.

“Se noi vogliamo veramente rivolgerci a coloro che sono in ricerca, dovremmo evidentemente farlo non come coloro che in maniera generosa aprono ‘il cortile dei gentili’ (perché loro stessi hanno il diritto di cittadinanza all’interno del santuario), non dovremmo farlo come coloro che davanti a loro si chinano (dall’alto in basso) … Se vogliamo veramente incontrare coloro che sono effettivamente in ricerca in maniera credibile allora questo incontro deve essere un incontro reciproco tra pellegrini – non un incontro tra coloro che posseggono e coloro che stanno morendo di fame, fra coloro che sanno e coloro che cercano, fra coloro che sono già arrivati al traguardo e coloro che stanno ancora girovagando. Se noi consideriamo gli altri ‘fratelli separati’, riveliamo spesso di essere inconsapevolmente nel ruolo del vecchio fratello coraggioso e virtuoso – quindi in quel ruolo nei confronti del quale Gesù ci mette in guardia nella parabola del figliol prodigo (cfr. Lc 15, 11-32)”.

“Cristo è il pane che viene donato: se lo vogliamo incontrare dobbiamo essere contemporaneamente coloro che donano e coloro che ricevono. Noi riceviamo donando e doniamo rinunciando a ciò che possediamo, collocandoci umilmente fra i bisognosi, fra coloro che sono aperti ai doni e li accettano in maniera riconoscente”

Densa e stimolante, la relazione di Halìk è stata oggetto di dialogo, discussione, riflessiione e approfondimento nei diversi ‘gruppi di lavoro’ (Carrefour per gruppi linguistici).

Il pomeriggio del sabato ha visto l’apprezzabile testimonianza di Nathalie Gadéa e delle Piccole Sorelle di Gesù, la celebrazione eucaristica e la serata festiva che come da tradizione vede la messa in comune dei prodotti culinari più tipici e caratteristici dei vari luoghi di provenienza dei partecipanti con le immancabili musiche e danze rom.

 

 

La mattina della domenica 7 aprile ha avuto luogo la descrizione della ‘situazione in Croazia’ (una analisi della realtà sociale e religiosa della vita dei rom in Croazia) da parte dei professori Neven Hrvatì e Kristina Cacic

L’eucarestia con l’omelia del presidente Claude Dumas e il pranzo hanno chiuso il C.C,I,T, 2019 dandoci l’appuntamento in Italia per il C.C.I.T. 2020.

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