Quando si innalza un muro è come se si dichiarasse guerra. A un popolo. All’umanità intera

non passa lo straniero?

editoriale di Mosaico di pace – maggio 2016 – 
http://www.mosaicodipace.it
Renato Sacco – coordinatore nazionale di Pax Christi

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“(…) Quando si innalza un muro è come se si dichiarasse guerra. A un popolo. All’umanità intera, che ha diritto a vivere in pace al di là del luogo in cui si è nati. E che dire del principio inviolabile del ripudio della guerra, (esiste ancora!) sancito nell’articolo 11 della Costituzione italiana, ridotto a brandelli?
Sì, perché oggi le guerre non si dichiarano, si fanno e basta. (…)
Guerre che si fanno anche con i muri. Come se veramente gli stranieri fossero invasori, come se veramente potessimo credere che la sicurezza dipenda dal trincerarci tra fili spinati a destra e a manca. Come se si potesse interrompere questo esilio forzato di gente senza nome né volti senza fermare subito il commercio delle armi, in Paesi in guerra o in altri Stati che fanno da tramite.

muro1 E continuiamo a concludere ben più che redditizi accordi con il Qatar (dove ci saranno i mondiali di calcio nel 2022) o a inviare missili in Kuwait. Anche al Brennero, ora, si vuol costruire un muro. Stessi luoghi, stesse guerre, stesse retoriche. E spesso in nome di radici cristiane dell’Europa! E perché non ripartire proprio dal Brennero per indicare strade nuove? Pensiamoci.  (…)  Insomma, dal non passa lo straniero della prima guerra mondiale ai ghetti della seconda… sino ai muri della terza? No! Noi non ci stiamo.  Non ci resta, che resistere, sempre. Anche alle guerre non dichiarate. “

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