primizie estere di eliminazione dei rom: qualcuno non vede l’ora di importarle anche tra noi

 

 

in Inghilterra la prima città che mette al bando i nomadi

ad Harlow sono stati vietati gli insediamenti e i campi di rom, sinti e camminanti
nell’ultimo anno e mezzo erano stati necessari 109 sgomberi
  c’è una città dell’Inghilterra, Harlow, dove i nomadi sono stati posti al bando e costretti a rimanere extra moenia.

Duemilacinquencento anime nella contea di Essex, Harlow ha impedito ai rom di erigere campi e stanziamenti illegali intorno alla città: così ha stabilito l’Alta Corte, che è intervenuta dopo le insistite lamentele del consiglio comunale. I nomadi infatti si erano accampati in modo del tutto irregolare su piste ciclabili, strade ad alto scorrimento e parcheggi.

Quasi un terzo della cittadina – ben 454 appezzamenti di terra – è espressamente vietato agli accampamenti dei nomadi, che in un anno e mezzo sono stati sgomberati ben 109 volte. In particolare sono state messe al “bando” 35 persone, che al momento sono già state evacuate.

Come riporta The Daily Mail, a richiedere il provvedimento è stata una forte mobilitazione dell’opinione pubblica del paese, dove la popolazione è stufa di essere continuamente “costretta ad azioni legali intraprese solo per far rispettare le leggi vigenti”.

Quello degli insediamenti illegali dei nomadi sta diventando ormai un problema nazionale in tutta la Gran Bretagna: in settimana il segretario alla giustizia del governo Cameron, Chris Grayling, ha dichiarato che i conservatori “sono pronti a varare nuove, rigidissime, misure” per fronteggiare il problema.

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