denunciati 50 genitori rom – le osservazioni di p. Agostino

Agostino

sono stati denunciati ben 50 genitori di altrettanti bimbi rom dell’area che li accoglie – con infinite contraddizioni –  nel comune di Pisa e nella quale e coi quali p. Agostino Rota Martir della diocesi di Pisa (e membro dell’U.N.P.R.eS., cioè di un organismo ecclesiale per la pastorale tra i rom e i sinti) vive da tanti anni condividendo la loro vita, gioie, limiti, contraddizioni e quant’altro la concreta condivisione comporta

non credo che abbia meno titolo di altri – politici e stampa al seguito – ad esprimere una valutazione su questo fatto essendo il più ‘prossimo’ a loro: ritengo quindi imprescindibile oltreché interessante ascoltare la sua ‘lettura ‘delle cose

di seguito, dopo la ricostruzione giornalistica, le sue amare e preoccupate osservazioni:

 

Non mandano i figli a scuola: denuncia per 55 genitori rom

 

        PISA
‘il tirreno’ 28 marzo 2014
Non mandavano i loro figli a scuola. Non per qualche giorno. Da settimane e in alcuni da mesi. Con l’accusa di      inosservanza agli obblighi dell’istruzione elementare obbligatoria sono stati denunciati cinquantacinque genitori. Tanti      sono recidivi. L’indagine è stata condotta dai carabinieri della Compagnia, guidata dal maggiore Stefano Bove e      ha impegnato i militari delle stazioni di Pisa, Vecchiano, San Giuliano Terme e Calci. Durante le verifiche nelle scuole elementari      e medie, alle quali hanno collaborato tutti i dirigenti scolastici interessati, è stato accertato che circa trenta bambini      minorenni iscritti per l’anno scolastico in corso, non hanno frequentato le lezioni. Tutti i casi accertati riguardano famiglie      domiciliate a Pisa all’interno dei campi nomadi tra Riglione, Bigattiera e Coltano. I carabinieri hanno anche trasmesso informative      ai servizi sociali comunali per segnalare la situazione. Dietro il fenomeno della dispersione scolastica, infatti, spesso      si celano situazioni di disagio sociale e di degrado familiare. Contesti difficili che gravano sul regolare sviluppo del minore      e sulla sua effettiva integrazione all’interno del tessuto sociale. «Non di rado, infatti, i minori che non vengono avviati      alla scuola dell’obbligo, sono sfruttati per commettere reati, soprattutto di tipo predatorio, ma anche dislocati ai vari      incroci e dinanzi ai centri commerciali per l’accattonaggio» spiegano al comando dell’Arma. Non sono mancati, anzi      sono risultati piuttosto frequenti, i casi in cui i minori sono stati sorpresi alla guida di veicoli non coperti da assicurazione      e senza aver preso la patente. Nel 2013 la Compagnia di Pisa ha deferito sessantaquattro persone per lo stesso reato: non      aver inviato i figli a scuola nell’anno scolastico 2012/2013. Per il sindaco Marco Filippeschi «non si può in alcun      modo tollerare una situazione del genere, a danno di bambini e bambine. Allo stesso modo non si possono, né si devono      tollerare le illegalità che gravano sulla nostra città, lasciata da sola a convivere con squilibri evidentissimi      e gravissimi e reati che si ripetono quali maltrattamenti di minori, furti, smantellamenti di impianti per carpire il rame      e produzione di discariche abusive. Pisa chiede aiuto e chiede legalità»

Non mandano i loro figli a scuola Cinquanta rom denunciati

Il comandante dei carabinieri: «Spesso i minori che non vengono avviati alla scuola dell’obbligo sono sfruttati per commettere reati»

Cinquantacinque genitori o esercenti la patria potestà di una trentina di minori che vivono nei campi nomadi di Pisa sono stati denunciati dai carabinieri per inosservanza degli obblighi dell’istruzione elementare obbligatoria al termine di una serie di controlli mirati sul territorio in collaborazione con i dirigenti scolastici. Molti dei nomadi denunciati sono recidivi per lo stesso reato per essere stati denunciati lo scorso anno al termine di controlli analoghi.

NOTA AI SERVIZI SOCIALI 

Parallelamente, spiega il maggiore Stefano Bove, comandante della Compagnia di Pisa dei carabinieri, «sono state trasmesse note informative ai servizi sociali comunali affinchè adottino i provvedimenti opportuni, perchè dietro il fenomeno della dispersione scolastica spesso si celano situazioni di disagio sociale e di degrado familiare, che gravano sul regolare sviluppo del minore e sulla sua effettiva integrazione all’interno del tessuto sociale». «Non di rado – conclude Bove – i minori che non vengono avviati alla scuola dell’obbligo, sono sfruttati per commettere reati, soprattutto di tipo predatorio, ma anche dislocati ai vari incroci e dinanzi ai centri commerciali per l’accattonaggio».

le osservazioni di p. Agostino

Ci risiamo. L’anno scorso al campo della Bigattiera (Marina di Pisa) il comune toglie il servizio scuolabus, poi toglie luce ed acqua, perchè i rom devono convincersi che il campo è abusivo, anche se tutte le famiglie sono state indirizzate lì dal comune stesso nell’arco di diversi anni. Due anni fà circa l’allora assessore politiche sociali Ciccone, aveva invitato le scuole a non accettare i bambini nelle scuole per non far credere ai genitori di poter stare in un campo “abusivo”.

 
Poi c’era stata anche la decisione presa dal consiglio comunale che impegnava il comune a trovare un percorso condivisibile: riallaccio dell’acqua, luce e servizio scuolabus. Ma fino ad oggi niente, un campo con circa 130 persone senza luce (usano generatori e con i rischi che questo comporta), e l’acqua che arriva a intermittenza.
Nessuno che osa scandalizzarsi..se non del fatto che bambini rom non vanno a scuola.
 
“È un po’ come se uno ti sfila il portafoglio mentre sei in fila alla cassa e poi ti si addita al pubblico come quello che fa la spesa senza pagare.”
 
Ciao Ago
SECONDO APPELLO PUBBLICO PER I BAMBINI E LE BAMBINE DELLA BIGATTIERA

Anche quest’anno molti bambini e molte bambine della Bigattiera hanno avuto una frequenza scolastica saltuaria. Anche quest’anno le loro famiglie sono state denunciate dalle forze dell’ordine per evasione scolastica. Il sindaco ha commentato che “ è inaccettabile, non si può in alcun modo tollerare una situazione del genere, a danno di bambini e bambine”. Siamo perfettamente d’accordo con lui. Proprio per questo abbiamo spinto il primo agosto scorso il Consiglio Comunale ad approvare all’unanimità un Ordine del Giorno per ripristinare il pulmino scolastico, riallacciare l’utenza elettrica e aumentare la pressione dell’acqua con un’autoclave. Si può pensare che i bambini vadano a scuola sporchi, al buio e a piedi lungo una strada pericolosa come la Bigattiera? Il primo quadrimestre è passato e nulla è cambiato. 40 bambini e bambine stanno per perdere il loro terzo anno scolastico consecutivo, in barba alla Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia, alla legge italiana, alla Regione Toscana e al Consiglio Comunale di Pisa. Chiediamo quindi al Sindaco e alla Giunta di rispettare gli impegni presi e ripristinare al più presto i servizi dovuti a quei bambini e a quelle bambine, affinché possano subito riprendere a frequentare la scuola

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