beati voi lgbt: il vangelo o è questo o non è

 

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Le Beatitudini delle persone LGBT

 

Beati voi, fratelli e sorelle gay, lesbiche, etero, bisessuali e transessuali: ognuno di voi è unico ed è il riflesso glorioso dell’amore di Dio e della Sua stupefacente creatività.
Beati voi quando avete il coraggio di portare nelle relazioni affettive la verità di chi siete: voi sanate e rafforzate il corpo di Cristo!
Beati voi che sfidate gli stereotipi e le caricature: voi portate luce al mondo!
Beati voi che denunciate le ipocrisie della religione: voi contribuite all’affermarsi della pace e della giustizia!

Beati voi quando lottate per la piena uguaglianza ed inclusione: voi rendete onore alla sacralità di ogni persona!
Beati voi quando formate nuovi tipi di famiglia fondati sull’amore più che sulla legge: voi incarnate la verità che tutti gli uomini sono una grande famiglia!
Beati voi che aspirate ad adorare in Spirito e Verità, che fate sorgere le vostre preghiere da un cuore umile: lo Spirito Santo vi guiderà e darà ispirazione!

Beati voi che date da mangiare agli affamati, offrite conforto ai morenti, cure agli infermi, ospitalità ai senza tetto, vicinanza a chi è da solo, fiducia a chi è senza speranza: voi siete Vangelo, siete la Buona Notizia che questo mondo ferito ha un disperato bisogno di ascoltare.
Beati voi che siete umiliati e perseguitati, e nonostante tutto perseverate nella Fede, nella Speranza e nella Carità! Rallegratevi e siatene fieri, perché Dio si manifesta in voi!

vangelo e pace

 

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Che fare di fronte alla cronica mancanza di pace nel mondo, di fronte alla permanente idolatria della tecnica militare e della corsa agli armamenti, di fronte al sovvertimento dei valori che spaccia per dovere eroico e patriottico quella che è soltanto mera barbarie? l’inaudito pensiero di Gesù nelle beatitudini del discorso della montagna consiste proprio nel cominciare dall’altro capo del filo. Non una preparazione militare sempre maggiore, ma il suo contrario, la totale inermità, dovrebbe rappresentare il fondamento del pensiero e dell’azione; invece di incutere per paura un’altra paura ancora maggiore, Gesù dichiarò beate le persone che cercano di sfuggire al circolo vizioso della violenza accettando la propria inermità, e rinunciano così ad ogni tipo di arma e che, invece di armarsi, intraprendono l’audace tentativo di vincere la loro paura e la loro angoscia partendo da Dio. Soltanto con una totale rinuncia alle armi e alla violenza, questa almeno era la speranza di Gesù, si arriverebbe finalmente a combattere ciò che rappresenta la radice di ogni male, cioè l’angoscia umana, invece di continuare, come è stato fatto finora, a peggiorare la nostra malattia lottando contro i sintomi dell’angoscia. L’umanità può armarsi fin che vuole, ma non si avvicinerà alla pace, anzi se ne allontanerà sempre più. Guardando in prospettiva allo sviluppo degli ultimi duemila anni questa visione delle cose non può che trovare conferma. Ma chi sarebbe già pronto a seguire questo criterio?

E.Drewermann

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