la vita del cristiano (sec. Bonhoeffer)

crocifisso

vivere nel mondo al cospetto di Dio senza Dio

E non possiamo essere onesti senza riconoscere che dobbiamo vivere nel mondo, etsi deus non daretur. Proprio questo noi riconosciamo, al cospetto di Dio! Dio stesso ci costringe a questo riconoscimento. La conquista della maggiore età ci porta dunque a u8n vero riconoscimento della nostra situazione davanti a Dio. Dio ci fa sapere che dobbiamo vivere come uomini che se la cavano senza Dio. Il Dio che è con noi, è il Dio che ci abbandona (Mc 15,34). Il Dio che ci fa vivere nel mondo senza l’ipotesi di lavoro Dio, è il Dio al cospetto del quale siamo in ogni momento. Con e al cospetto di Dio noi viviamo senza Dio. Dio si lascia scacciare dal mondo, sulla croce, Dio è impotente e debole nel mondo e così e soltanto così rimane con noi e ci aiuta. Il vangelo di Matteo (8,17) è chiarissimo: Cristo non aiuta in virtù della sua onnipotenza, ma in virtù della sua debolezza, della sua sofferenza!

Qui sta la differenza rispetto a qualsiasi altra religione. Il senso religioso dell’uomo lo indirizza, nel bisogno, alla potenza di Dio nel mondo. Dio è il deus ex machina. La bibbia indirizza gli uomini all’impotenza e alla sofferenza di Dio: solo il Dio che soffre può venire in aiuto. Solo in questo senso si può dire che l’accennata evoluzione del mondo verso la maggiore età sgombra il terreno da una falsa visione di Dio e apre la via verso il Dio della bibbia, che acquista potenza e spazio nel mondo per mezzo della sua impotenza. A questo punto dovrà inserirsi l’ ‘interpretazione mondana’.

D.Bonhoeffer, Resistenza e resa, Milano 1969, pp.264-265