viaggio nella religiosità dei sinti e dei rom

trasmissione RADIO RAI TRE ‘UOMINI E PROFETI’ del 08/02/2014

RADIO3.RAI

Lo Spirito nomade: viaggio nella religiosità dei rom e dei sinti 

 con Giorgio Bezzecchi, Graziano Halilovic, Daniele Degli Innocenti, Lucia La  Santina e Viola Della Santa Casa

Ancora uno sguardo di Uomini e Profeti fissato su ciò che è minoritario,  laterale, recessivo nella scala di valori della cultura ufficiale e dei grandi  dibattiti. Nella puntata di oggi ci incamminiamo lungo le strade percorse dallo  Spirito nomade, per entrare nella religiosità che abita i margini, quelli lungo  i quali si spostano e si soffermano le carovane dei rom e dei sinti. Una  religiosità permeabile che accoglie ciò che incontra e lo assorbe, facendone una  devozione semplice e forte, che non ha nulla di esotico, proprio come i campi  nomadi in cui viene vissuta, o per dirla in modo più politicamente corretto, le  microaree. Le microaree come quella dei sinti evangelici del quartiere di San  Basilio, nella periferia di Roma, dove abbiamo incontrato il pastore evangelico  Daniele Degli Innocenti, Lucia La Santina e Viola Della Santa Casa, che parlano  con discrezione e consapevolezza della loro fede, del loro risveglio, della loro  chiesa costruita con le proprie mani, nella quale ci siamo seduti a parlare,  mentre i rumori del vicino raccordo anulare e un pauroso nubifragio rendeva la  periferia romana ancora più livida. Con gli ospiti in studio, Giorgio Bezzecchi, Graziano Halilovic rom khorakhanè,  ovvero musulmano, arricchiremo di ulteriori tessere il mosaico di  un’appartenenza religiosa mutevole come le terre che attraversa.

Suggerimenti di lettura

L. Narciso, La maschera e il pregiudizio. Storia degli zingari, Melusina 1996 L. Piasere, Un mondo di mondi. Antropologia delle culture rom, L’Ancora del  Mediterraneo 1999 L. Piasere, Italia Romanì, vol I, II, III, Cisu edizioni, 1996, 1999, 2002 A. Luciani, Un popolo senza territorio e senza nazionalismi: gli zingari  dell’Europa orientale, in A. Roccucci, Chiese e culture nell’Est europeo, Ed.  Paoline 2007, pp.275-326 Stojka Ceija, Forse sogno di vivere. Una bambina rom a Bergen-Belsen, Giuntina  2007

Parole

Cvava sero po tute i kerava jek sano ot mori i taha jek jak kon kasta vasu ti baro nebo avi ker kon ovla so mutavia kon ovla ovla kon ascovi me gava palan ladi me gava palan bura ot croiuti
Poserò la testa sulla tua spalla e farò un sogno di mare e domani un fuoco di legna perché l’aria azzurra diventi casa chi sarà a raccontare chi sarà sarà chi rimane io seguirò questo migrare seguirò questa corrente di ali

Versi in lingua romanés tratti da Khorakhanè, di Fabrizio De André e Giorgio  Bezzecchi

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