E. Bianchi: puntualizzazioni sui vari ‘Gesù superstar’ e il nuovo ‘Son of Gog’

 il film ‘Son of God’, uscito nei giorni scorsi in America, fa il pieno ai botteghini: oltre 26 milioni di dollari nel primo week-end e sembra ormai vicino, negli ultimi giorni ai cinquanta milioni

ma le polemiche arrivano puntuali: dieci anni fa toccò a Mel Gibson e al suo ‘la passione di Cristo’ (seicento milioni di dollari): gli incassi crescono proporzionalmente ai veleni: “è un horror!”

“c’è voglia di religione”, giurano nei dibattiti gli esperti di fede dichiarata: in realtà c’è voglia di “un Messia che cammini in mezzo a noi”, come canta il rapper Kanye West, strappando urla di gioia tra il pubblico

di seguito, oltre all’analisi fenomenologica del vero e proprio ‘evento’ nell’articolo di M. Vincenzi, anche in merito opportune riflessioni di p. E. Bianchi

(i due titoli in colore viola sono anche i link che rimandano ai rispettivi articoli)

 

 

di Massimo Vincenzi in la Repubblica del 16 marzo 2014

Quando non ci sono più idee, serve un miracolo e chi meglio di Cristo? Un famoso manager di Hollywood commenta così il ritorno sulla scena americana di produzioni a sfondo religioso. E il miracolo arriva anche questa volta, l’ultimo della serie, Son of  God, fa il pieno ai botteghini Usa con oltre 26 milioni di dollari nel primo week-end…
Bianchi

di Enzo Bianchi in la Repubblica del 16 marzo 2014

Spesso si coglie in queste riscritture una simpatia per Gesù e una denuncia dell'”addomesticamento” che di lui è stato fatto. Queste riletture non a caso oggi valorizzano la dimensione umana che per secoli a Gesù è stata negata a favore della sua qualità divina. Si rilegge e si racconta di nuovo la vicenda di Gesù perché in essa si percepisce la presenza di un’umanità vera, profonda, semplice, praticabile
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