la storia si ripete … sempre contro i più poveri!

la nave negriera che affondò col carico di schiavi

migranti

di Paolo Mastrolilli in “La Stampa” del 2 giugno 2015

È un fantasma che ci ricorda la peggior storia occidentale, la nave São José Paquete Africa, scoperta sul fondo del mare al largo di Città del Capo. Perché quando era colata a picco, il 3 dicembre del 1794, aveva a bordo tra 400 e 500 schiavi in navigazione dal Mozambico a Maranhão, in Brasile. Almeno la metà morirono, una strage che ci riporta alla mente quanto vediamo accadere quasi ogni giorno adesso nel Mediterraneo.

foto premio migranti

La scoperta è stata fatta dal National Museum of African-American History and Culture dello

Smithsonian di Washington, e dall’Iziko Museums of South Africa, ed è stata anticipata dal New York Times. Non è la prima nave schiavista affondata e recuperata, ma è la prima che aveva a bordo delle persone. Proveniva dal Portogallo, era stata in Mozambico a caricare «la merce», e aveva appena passato il Capo di Buona Speranza, quando venti molto forti l’avevano sbattuta contro gli scogli. L’equipaggio e una parte degli schiavi si erano salvati usando le scialuppe, ma quando la chiglia aveva ceduto almeno 212 di loro erano ancora a bordo.

I sommozzatori ingaggiati dai due musei hanno avuto la certezza che avevano trovato questo relitto, quando hanno visto nella sabbia le zavorre metalliche usate in genere per stabilizzare le navi schiaviste. La sua scoperta potrebbe risultare molto utile agli storici, soprattutto se venissero individuati resti ossei. Lo Smithsonian si è impegnato nel ritrovamento perché sta per aprire il nuovo National Museum of African-American History and Culture, e riteneva fondamentale poter mostrare uno di questi relitti, per raccontare in maniera più efficace la terribile storia della tratta degli schiavi.

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