proposte dei teologi spagnoli al sinodo

DICHIARAZIONE  DEI MAGGIORI TEOLOGI SPAGNOLI SUL SINODO DEI VESCOVI

Vaticano

non appartiene alla Fede della Chiesa il fatto di mantenere intatto un determinato modello di famiglia, proprio di un tempo e di una cultura. Secondo i vangeli, Gesù di Nazareth fu profondamente critico col modello di famiglia del suo tempo e della sua cultura

 pertanto, l’ “Asociación de Teólogas y Teólogos Juan XXIII” considera necessario presentare al Sinodo dei Vescovi che si sta celebrando a Roma le seguenti proposte:

1. crediamo che bisogna rispettare le differenti identità, opzioni ed orientamenti sessuali come espressione della pluralità di forme di vivere la sessualità tra gli esseri umani. Di conseguenza, devono riconoscersi nella Chiesa cattolica l’omosessualità ed i matrimoni omosessuali in uguaglianza di condizioni dell’eterosessualità e dei matrimoni eterosessuali. Non devono essere escluse le persone cristiane omosessuali da nessun compito, attività e responsabilità ecclesiale come neanche dalla partecipazione nei sacramenti.
Non sembra armonizzarsi il rispetto alle persone non eterosessuali con la loro esclusione da determinate funzioni ecclesiali, come per esempio l’esercitare il diritto ad essere padrino o madrina in un battesimo o dall’esercitare il ministero sacerdotale e teologico. Esclusioni entrambe che si sono prodotte recentemente nella diocesi di Cádiz a danno di un transessuale e nella Congregazione per la Dottrina della Fede a danno di un sacerdote omosessuale, fatti questi che dimostrano una chiara discriminazione in ragione dell’orientamento sessuale e smentiscono l’idea tanto ripetuta nei documenti del magistero ecclesiastico di accoglienza verso le persone non eterosessuali.
2. crediamo che deve essere riveduta la condanna indiscriminata dell’interruzione volontaria della gravidanza da parte del magistero ecclesiastico. Consideriamo necessaria la deroga del canone 1398 del Codice del Diritto Canonico che decreta la scomunica per chi effettua l’aborto, se questo si effettua, e che è contraria all’assoluzione del peccato di aborto decretata da papa Francesco con motivo del Giubileo Straordinario della Misericordia. Ugualmente si deve rispettare il diritto delle donne a decidere in coscienza in questa materia.
3. non esistono ragioni bibliche, teologiche, storiche, pastorali, e meno ancora dogmatiche, per escludere uomini sposati né le donne da nessun ministero ecclesiale, ordinati o non ordinati. L’uguaglianza dei cristiani e cristiane nel battesimo deve tradursi in condizioni uguali per uomini e donne per l’accesso all’ambito della cosa sacra, nell’elaborazione della dottrina teologica e morale come nella partecipazione alle responsabilità ecclesiali e negli organi direttivi, senza discriminazione alcuna per ragioni di genere, etnia o classe sociale. Per questo chiediamo che vengano eliminati gli ostacoli ideologici, culturali e disciplinari di carattere sessista e si porti a termine la piena incorporazione delle donne negli ambiti indicati, compreso l’accesso al sacerdozio e all’episcopato.
4. in relazione al divorzio, non esiste dogma di fede che l’ostacoli, come neanche che proibisca l’accesso delle persone separate o divorziate volte a risposarsi all’eucaristia. L’attuale disciplina esclusoria in questa materia, comprensibile per il passato, oggi non ha giustificazioni ed è lontana dall’avvicinare la gente in queste circostanze alla comunità cristiana, la emargina, l’allontana e la stigmatizza. Inoltre, non ha fondamento evangelico. Crediamo pertanto che il Sinodo dei Vescovi deve eliminare tale proibizione, attualmente vigente, e deve facilitare l’accesso alla comunione eucaristica alle persone separate o divorziate intenti a sposarsi senza imporr loro esigenze correttive alcune. Le persone credenti sono soggetti morali con capacità per decidere liberamente in coscienza in questo ambito. Dette decisioni devono essere rispettate.
5. è necessario riconoscere gli importanti avanzamenti portati a compimento dal femminismo nell’uguaglianza tra uomini e donne e nella liberazione di queste.
Alla luce di questi avanzamenti deve essere riveduta la struttura patriarcale della dottrina e la pratica sul matrimonio cristiano.
6. il Sinodo non può ridursi alle questioni relative al matrimonio cristiano. Crediamo prioritario che faccia un’analisi della situazione della povertà e dell’esclusione sociale nella quale si trovano milioni di famiglie, il sinodo denunci profeticamente, esprima la sua solidarietà alle famiglie più vulnerabile e contribuisca all’eliminazione delle cause di detta situazione dall’opzione etica-evangelica delle persone povere ed emarginate.

firmano questa Dichiarazione:

Xavier Alegre. Asociación de Teólogos y Teólogas Juan XXIII. España
José Arregi. Teólogo. España
Olga Lucía Álvarez. Asociación Presbíteras Católicas Romanas. Colombia
Juan Barreto. Asociación de Teólogas y Teólogos Juan XXIII. España
Fernando Bermúdez, Asociación de Teólogas y Teólogos Juan XXIII. España
Leonardo Boff. Ecoteólogo, miembro del Comité de la Carta de la Tierra y escritor. Brasil
Ancizar Cadavid Restrepo. Teólogo. Colombia
José María Castillo. Asociación de Teólogas y Teólogos Juan XXIII. España
José Centeno. Asociación de Teólogas y Teólogos Juan XXIII, España
Juan Antonio Estrada. Asociación de Teólogas y Teólogos Juan XXIII. España.
Máximo García. Asociación de Teólogas y Teólogos Juan XXIII. España
Antonio Gil de Zúñiga. Asociación de Teólogas y Teólogos Juan XXIII. España
Ivone Gebara. Teóloga y filósofa. Brasil
Hernández Fajardo Axel. Profesor Jubilado de la Escuela Ecuménica de las Ciencias de Religiones. Universidad Nacional. Costa Rica
Rosa María Hernández. Asociación de Teólogas y Teólogos Juan XXIII. España
Mary Hunt. Teóloga. Women’s Alliance for Theology, Ethics and Ritual (WATER). Estados Unidos.
Gabriela Juárez Palacio. Teóloga. Socia Fundadora de Teólogas e Investigadoras. México
Rosa Leiva. Federación Latinoamericana de Presbíteros Casados. Ecuador
Juan Masiá. Teólogo. Japón.
Federico Mayor Zaragoza. Presidente de la Fundación Cultura de Paz y de la Comisión Internacional contra la Pena de Muerte. España
Cyprien Melibi. Teólogo Camerún.
Arnoldo Mora Rodríguez. Socio Fundador del Departamento Ecuménico de Investigaciones (DEI). Costa Rica.
Mario Mullo. Federación Latinoamericana de Sacerdotes Casados. Ecuador
Carmiña Navia. Teóloga. Colombia
Marisa Noriega. Teóloga. Socia Fundadora de la Asociación Mexicana de Reflexión Teológica Feminista. México.
Gladys Parentelli. Auditora en el Concilio Vaticano II. Venezuela
Federico Pastor. Asociación de Teólogas y Teólogos Juan XXIII. España.
Victorino Pérez Prieto. Asociación de Teólogas y Teólogos Juan XXIII. España
Suyapa Pérez Scapini. Teóloga. El Salvador
Margarita Mª Pintos. Asociación de Teólogas y Teólogos Juan XXIII. España
Javier Omar Ruiz Arroyave. Activista. Masculinidades Liberadoras. Colombia.
José Sánchez Suárez. Teólogo. Comunidad Teológica de México
Santiago Sánchez Torrado. Asociación de Teólogas y Teólogos Juan XXIII. España
Fernando Silva. Asociación de Teólogas y Teólogos de Juan XXIII. España
Aida Soto Bernal. Asociación Presbíteras Católicas Romanas. Colombia
Juan José Tamayo. Asociación de Teólogas y Teólogos Juan XXIII. España
Elsa Tamez. Teóloga y biblista. México
Andrea Toca. Teóloga. Socia Fundadora de la Asociación Mexicana de Reflexión Teológica Feminista. México.
Fernando Torres Millán. Teólogo. Coordinador de Kairós Educativo. Colombia
Olga Vasquez. Teóloga. El Salvador
Evaristo Villar. Asociación de Teólogas y Teólogos Juan XXIII. España
Juan Yzuel. Asociación de Teólogas y Teólogos Juan XXIII. España

Madrid, 12 ottobre 201