preghiera introduttiva del CCIT 2016 a Esztergom in Ungheria
CCIT 2016 – Esztergon
preghiera del venerdì sera
l’anno della misericordia
misericordia, Europa, cultura zingara
Canto
1. Preghiera per la misericordia
Cari fratelli,
Quest’anno, il tema del nostro incontro è legato alla misericordia: misericordia nell’incontro delle culture misericordia al centro dei problemi attuali dell’Europa misericordia nella Chiesa. Tre parti principali compongono la nostra preghiera. Prima di tutto, chiediamo di poter vivere la misericordia e l’amore di Dio nella Chiesa, nella comunione fraterna in Cristo.
Una leggenda racconta che un pellegrino camminava sulla strada. Era di cattivo umore, e dei pensieri tristi gli attraversavano la mente. All’improvviso nota qualcosa di strano. e urla: ah, un serpente! Ma è troppo tardi, l’animale fa un saltato e lo morde. Poco dopo un altro pellegrino passa per la stessa strada. Il suo cuore è pieno di gioia, ed è di buon umore. Anche lui nota una cosa strana. Il suo viso si illumina con un sorriso e dice com’è bella questa allodola! E l’uccellino prende il volo subito, battendo le ali.
La morale della storia è questa: gli uomini sono spesso come noi li vediamo. Uno sguardo pretenzioso, negativo è un ostacolo, una rovina. Uno sguardo pieno di affetto mette le ali.
Se in una famiglia regnano il giudizio, la malevolenza, la collera e l’amarezza, allora ognuno mostrerà la sua parte più oscura. Se in una famiglia regnano la sincerità, l’amore, la bontà, ognuno offrirà il suo volto più sorridente. E’ così nella Chiesa e nella società.
Quante ferite scaturiscono da giudizi negativi, da supposizioni malevoli, dal disprezzo!
Sono in grado di vedere con gli occhi di Dio, di guardare il mio prossimo, i membri della mia comunità, il povero, il disprezzato, con uno sguardo pieno di misericordia e di amore?
Avvicinati a chi è accanto a te, tendigli la mano, volgi su di lui uno sguardo pieno di amore e auguragli la pace di Cristo! E con il pensiero offri la riconciliazione anche a coloro che non sono qui!
Canto
Le ferite, i conflitti tra gli uomini sono spesso insolubili a livello umano.
Solo la misericordia di Dio è in grado di guarire queste ferite, solo le braccia aperte del Cristo, dall’alto dalla croce, possono abbracciare gli uomini in conflitto.
All’interno della nostra comunità, succede che alla messa o in una cappella, davanti alla croce, uomini in lite tra di loro si riconcilino, si stringano la mano e si abbraccino come dei fratelli, anche se portano le cicatrici delle ferite che si sono inferti.
Con questa preghiera noi vogliamo rendere grazie perché Cristo è la nostra pace, lui che abbatte ancora e ancora i muri tra di noi, e fa di noi un solo corpo. Chiediamogli di divenire anche noi operatori della riconciliazione.
Tutti: Signore, fa di me un artigiano della tua pace,
il perdono là dove abita l’ingiuria,
la verità là dove regna l’errore,
la fede là dove vive il dubbio,
la speranza là dove regna la disperazione,
la gioia là dove abita la tristezza.
Signore, fa che io doni consolazione anziché essere consolato,
fa che io testimoni la comprensione anziché essere compreso,
che io ami piuttosto che essere amato.
Perché è dimenticandoci di noi che ritroveremo noi stessi,
E allora, dopo la nostra ultima ora, ci sveglieremo nella vita eterna. Amen.
Canto
L’apostolo San Paolo ha udito in sogno la chiamata a percorrere l’Europa. Nei secoli il Vangelo di Cristo risorto è stato diffuso su tutta la terra. Grandi uomini e santi sono nati come frutti dell’amore eroico dei martiri di Cristo.
Che la società intera si sforzi di seguire le orme di Gesù e non solo le persone. Che i dirigenti di tutti i popoli tendano a organizzare i loro Paesi secondo l’insegnamento di Gesù’. Che le relazioni tra i popoli possano allacciarsi secondo la volontà di Cristo.
A causa delle debolezze e delle imperfezioni dell’uomo, la riuscita è stata solo parziale. Ma ricordiamoci che è negli sforzi dei grandi uomini della sua storia, Saint Etienne, Saint Louis, che la sua cultura si è formata.
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Qui sono nati gli ordini religiosi che hanno curato i poveri e gli ammalati, che hanno insegnato ai giovani, che hanno riscattato i prigionieri.
Perdona i peccati, le imperfezioni dell’Europa!
Risposta: Abbi pietà di noi, Signore!
Perdona quelli che hanno tollerato la palese ingiustizia tra ricchi e poveri.
Risposta: Abbi pietà di noi, Signore!
Perdona all’Europa le sue guerre, le sue intolleranze, le sue ostilità.
Risposta: Abbi pietà di noi, Signore!
Perdona all’Europa i crimini che ha commesso contro gli zingari, gli omicidi, le azioni giudiziarie, le esclusioni, il disprezzo e la discriminazione.
Risposta: Abbi pietà di noi, Signore!
Perdona all’Europa lo sfruttamento dei popoli degli altri continenti.
Risposta: Abbi pietà di noi, Signore!
Perdona all’Europa i suoi peccati, le sue infedeltà alle sue radici cristiane, le sue paure di annunciare il Vangelo!
Risposta: Abbi pietà di noi, Signore!
Canto
Maria, Madre della speranza,
cammina con noi!
Gesù, Tu ha sofferto per noi, Tu sei stato crocifisso per i nostri peccati. Crediamo troppo poco in Te, perché guardiamo solo noi stessi invece di contemplare Te.
Noi vediamo solo le differenze tra gli uomini e le culture, per questo alziamo muri e per questo distogliamo il nostro sguardo dall’altro, piuttosto che chinarci verso di lui.
Dicci Signore, cosa dobbiamo fare?
Contemplarti sulla croce,
quando ci sentiamo traditi, ingannati,
quando ci crediamo importanti e dimentichiamo l’altro,
quando crediamo che tutto è finito.
Dove possiamo cercarTi, dove possiamo trovarTi?
Liberaci, guariscici dalle nostre malattie, permettici di offrirti le nostre ferite, e rafforza il nostro desiderio di lottare contro le divisioni tra gli uomini e le culture!
Guariscici dalla nostra cecità!
Sappiamo che sei pronto ad aiutarci a vincere le tentazioni della ricchezza, tutto quello che ci pone al di sopra dell’altro, la vanità e l’orgoglio che ci impediscono di testimoniare la verità.
Sappiamo che ami tutti gli uomini e che ai tuoi occhi siamo tutti uguali.
Gesù, sappiamo che Tu ci aspetti e vuoi guarire il nostro cuore e tutto ciò che ci divide.
Tu sei Dio e il tuo nome è “misericordia”.
Scena musicale e danza che vuole illustrare il processo attraverso il quale gli zingari offrono le loro sofferenze a Gesù crocifisso. gruppo di danza Dejtár (5-10 minuti). Alla fine mettiamo tutte le nostre candele davanti alla croce