l’omelia di Claude Dumas al C.C.I.T. 2019 in Croazia

 

 

 

 

CC1T – Trogir – 2019

OMELIA di Claude DUMAS

I discepoli sono là, su quella montagna, che ricorda tutte le montagne di cui parlano Gesù le Scritture, il monte Sinai, il discorso della montagna, la trasfigurazione…Sono là, e non appena appare, adorano …adorano ma…certi dubitano ! Questa piccola osservazione sottolinea discretamente la realtà della vita cristiana alla quale nessuno può sottrarsi : due sentimenti sempre mescolati/ fede e dubbio, certezza e incredulità , solida convinzione e inevitabile esitazione . Nel Nuovo Testamento, il dubbio non si manifesta mai presso i non credenti, ma sempre nella vita dei discepoli , come si manifesta spesso nella mia e anche probabilmente nella vostra .Non bisogna vergognarsene ; è l’inevitabile condizione del discepolo ; Ma è precisamente in questi momenti di grande fragilità in cui la fede e il dubbio insieme ci colgono, che il Signore ci aspetta ed è presente davanti a noi, non per accusarci e denunciare la nostra incostanza o i nostri vagabondaggi, ma per incontrarci. « Andate, dunque, e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo »…dei discepoli, non dei seguaci ! Non si tratta di reclutare , di irreggimentare ma di « battezzare ». Battezzare , è far nascere la vita, offrire a ciascuno la possibilità di vivere del Cristo come noi stessi vogliamo viverne… dei « discepoli » , cioè di permettere a altri di incontrare Gesù-Cristo come noi stessi lo incontriamo… cioè condividere con altri il loro impegno, al seguito di Cristo, a far avvenire la giustizia del Regno conformandosi all’insegnamento che hanno ricevuto da Gesù. Ricevendo il Battesimo « in nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo », i discepoli manifesteranno la loro comune appartenenza alla Chiesa di Cristo. «Andate, dunque e fate discepoli tutti i popoli » Questa missione trasmessa ai discepoli è anche la nostra. Qualunque sia la nostra vocazione particolare in seno alla Chiesa, siamo tutti chiamati a essere i testimoni del Cristo resuscitato, attraverso la nostra vita cristiana
La missione in ritorno del Cristo è adesso la nostra missione : far crescere la Chiesa ; Dobbiamo testimoniare quello che abbiamo ricevuto e oggi più che mai.


La missione che ci è affidata è di essere discepoli che fanno altri discepoli…uomini e donne che provano che l’insegnamento di Gesù trasfigura la nostra propria esistenza…uomini e dorme che sono capaci di rileggere le esperienze vissute e condivise per trarne profitto e continuare per questa ragione a far crescere il Regno cosa che si riassume finalmente in una sola legge, quella dell’amore.
La nostra parola e il nostro impegno, oggi nel seno della Chiesa e del CCIT, testimoniano una presenza d’amore a quelle e a quelli che oggi si sentono abbandonati. La nostra missione è di restituire la speranza di Pasqua ai crocifissi di oggi, a tutti quelli che sono umiliati, abbandonati, sforniti, sofferenti. Nessuno è escluso dall’amore di Dio .
Ma rassicuriamoci ; La nostra vocazione non va di pari con un obbligo di risultato perchè nessuno di noi domina gli effetti della parola di Dio che ci è domandato di annunciare . Solo Gesù ha il potere di toccare i cuori. Noi, suoi discepoli, diciamo semplicemente le parole e gli atti che una moltitudine di uomini e dorme hanno meditato da duemila anni e che hanno ricevuto come essendo la parola di Dio. L’hanno lasciata agire in loro per discernervi la chiamata a mettersi in cammino, a diventare testimoni di un amore che li supera, ad avventurarsi con la loro fede e i loro dubbi, le loro forze e le loro debolezze sul cammino del servizio e dell’annuncio del Vangelo. La Parola di Dio traccia in noi il cammino sul quale il Resuscitato, il Cristo vivente, ci conduce all’appuntamento che ci ha dato, questa mattina. Ci invia all’incontro con il mondo per manifestare il suo Regno di giustizia e di amore. Allora ,guardiamo ben salda nei nostri cuori la sua promessa che è certa : « Io sono con voi, lutti i giorni, fino alla fine del mondo. »