Minori Rom allontanati dalle loro famiglie‏

 

Ago   popolo rom
ricevo da Agostino questa sconcertante notizia e, condividendo sia le sue preoccupate riflessioni, sia soprattutto la sofferenza dei genitori, dei figli, dei rom oggetto di così crudele progetto di ‘inclusione’ e ‘inserimento’, metto a disposizione di una riflessione pubblica più allargata:
Ieri mattina (25  Settembre) due bambini sono stati allontanati dai loro genitori Rom di Coltano e affidati ad una comunità.

Anche in questo caso gli assistenti sociali di Pisa hanno mostrato la loro perfidia, soprattutto quando si tratta di agire nei confronti dei Rom, ma questa volta non hanno esitato a coinvolgere e sfruttare la scuola. Infatti si sono presentati ieri mattina alla scuola, accompagnati da agenti di P.S. per prelevare i due figli di M. Le insegnanti hanno cercato di far valere le ragioni della madre (assente) ma con la tristezza nel cuore, anche di fronte anche ad un provvedimento del Tribunale Minori di Firenze hanno dovuto rassegnarsi ed assistere allo smarrimento e la paura dei loro due alunni stampata sui loro volti e consegnare a queste impietose assistenti sociali i due minori. Alle insegnanti si sono anche raccomandate di non avvisare la madre, che è stata avvertita  più tardi dagli stessi assistenti sociali, ad intervento ormai ultimato.

Certo, tutto è stato fatto nel rispetto delle norme e delle carte bollate, ovviamente in nome della tutela dei minori..ma quante ingiustizie si possono compiere anche in nome della stessa, quanta approssimazione nel leggere con realismo e obiettività stili di vita e comportamenti dei Rom, perché diversi dai nostri e quindi frettolosamente colpevolizzati.

Evito di raccontarvi lo strazio della mamma, legatissima ai suoi due figli, che per anni ha lottato per difenderli dalle astuzie e dai controlli stressanti degli assistenti sociali, forse la sua colpa principale è la sua povertà e la malattia psichica di suo marito.

Ieri tutto il campo di Coltano era furibondo e si è stretto attorno alla mamma nel tentare di consolarla e consigliarla. Furibondo verso gli assistenti sociali per il loro comportamento ambiguo, ingannatore e che non esita a servirsi anche della scuola.

“Ci obbligano a mandare i nostri figli a scuola per poi portarceli via quando a loro piace.” Vi lascio immaginare lo tsunami che questo fatto può creare nelle vite dei Rom e che rischia di minare il lavoro di anni: la scuola è via di integrazione o via comoda degli orchi che vengono a portarci via i “nostri figli”?

Diverse volte è successo qui a Pisa in questi anni, (soprattutto da quando esercitano le assistenti sociali: Zeni, Renata Paoli e Agata Amato) che i figli minori sono stati separati dalle loro famiglie, siamo sicuri che in tutti i casi si è veramente intervenuti per la tutela dei minori?

Forse è quanto mai urgente porci delle domande, anche solo dell’uso assai disinvolto delle minacce verso i Rom di allontanare i loro figli, quando il Rom in questione non si mostra abbastanza “condiscendente”.
 
Ciao Ago