l’infinita distanza da papa francesco!

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gretti moralisti che sanno solo umiliare e schiacciare la gente!

cos’ha da condividere questa impostazione con il messaggio liberante del vangelo?

cos’hanno in comune queste parole disumane con quelle profondamente umane ed evangeliche di papa Francesco: “la verità non è un trofeo da brandire  ma si dà a noi sempre come un cammino e una vita … la verità è una relazione” e ognuno la esprime a partire dalla sua storia e cultura, dalla situazione in cui vive …

 

Cardinale Caffarra: “Matrimoni gay sono la devastazione del tessuto sociale umano”

L’arcivescovo di Bologna nella sua lectio magistralis all’apertura dell’anno formativo dell’itinerario di educazione cattolica per gli insegnanti punta il dito contro il matrimonio omosessuale e la procreazione artificiale

Il riconoscimento del matrimonio per le coppie omosessuali sarebbe “la devastazione del tessuto fondamentale del sociale umano: la genealogia della persona”. E’ questo il messaggio dell’arcivescovo di Bologna, il cardinale Carlo Caffarra, nella sua lectio magistralis all’apertura dell’anno formativo dell’itinerario di educazione cattolica per gli insegnanti a Bologna.

In un intervento dedicato alla coniugalità, Caffarra ha lungamente parlato del tema del matrimonio omosessuale. “La definizione di coniugalità implicata nel riconoscimento della coppia omosessuale – ha detto – sconnette totalmente la medesima coniugalità dall’origine della persona umana”. Il termine, secondo il cardinale, “è diventato ambiguo, perché può significare anche una coniugalità omosessuale”, e questo rappresenta “un vero e proprio sisma nelle categorie della genealogia della persona”.

Nella sua lunga lezione, l’arcivescovo bolognese si sofferma sul tema della mascolinità e femminilità: “non è che esista una persona umana che ha un sesso maschile e femminile, ma esiste una persona umana che è uomo o donna”. Per questo, secondo Caffarra, “la coniugalità, si fa per dire, omosessuale, trasmette oggettivamente questo messaggio: ‘di metà dell’umanità non so che farne, in ordine alla più intima realizzazione di me stesso è superflua’”.

E ha continuato puntando il dito contro la procreazione artificiale: “Gli stessi ordinamenti giuridici che hanno riconosciuto la coniugalità omosessuale, hanno riconosciuto alla medesima il diritto all’adozione o al ricorso alla procreazione artificiale. Pertanto delle due l’una: questo diritto riconosciuto fa sì che ciò che è stato cacciato dalla porta, entri dalla finestra. Oppure è ritenuto eticamente neutrale il modo con cui la nuova persona umana viene introdotta nella vita. E’ cioè indifferente che essa sia generata o prodotta”.