halloween davvero fa così tanta paura?

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un esercito intero ‘cattolico’ da qualche anno spara cannonate contro una festa innocente: parrocchie, siti, social network, perfino la ‘progressista’ Famiglia cristiana credono di intravedere in questa festa il pericolo numero uno per il cristianesimo; p. Amorth (ma non solo!) ci vede la presenza di Satana! Merita davvero una tale crociata?

Halloween? Una festa innocente che non ha bisogno di crociate

di Fulvio De Giorgi*

Da qualche anno anche in Italia si è diffusa nelle scuole dell’infanzia e primarie (e in molte famiglie) la festa per bambini, chiamata Halloween, tipica del mondo anglosassone e in particolare degli USA. C’è chi la contrasta dicendo che è una festa pagana e non cristiana. Cosa pensare? Le origini in realtà sono cristiane. Il nome deriva dall’inglese All-Hallows-Eve: cioè Vigilia-di- Ognissanti. Si comprende tenendo conto che la festa di Tutti i Santi (1° novembre) è strettamente unita alla Commemorazione dei defunti o Giorno dei Morti (2 novembre). In effetti, la stessa zucca svuotata e intagliata rassomiglia ad un cranio e la sua illuminazione ricorda le anime del Purgatorio. Anche nel folklore italiano (per esempio in Sicilia), nel giorno dei Morti le Anime Sante portavano regali ai bambini: in genere frutti o dolcetti. E, in molte parti d’Italia, si fanno dolcetti tipici del giorno dei Morti; in alcuni luoghi ci sono i biscotti ‘ossa dei morti’. Certo più recentemente queste feste sono state laicizzate e, se si vuole, paganizzate. Ma anche l’Albero di Natale ha spesso sostituito il Presepe, San Nicola è diventato Santa Claus-Babbo Natale (vestito di rosso dalla pubblicità della Coca Cola e poi rimasto per sempre così) e l’Epifania si è trasformata in Pifanìa, Befanìa, Befana (una sorta di strega buona). E nessuno si è scandalizzato. O meglio, nel passato ci sono state resistenze tra i protestanti puritani verso Father Christmas (ritenuto un’usanza cattolica). E i Testimoni di Geova rifiutano ogni forma di allegorizzazione più o meno folklorica. Sul piano educativo ci dobbiamo preoccupare, soprattutto, che sia un momento di vera e sana letizia per i ragazzi: un’innocente mascherata, senza concessioni consumistico-pubblicitarie. Sul piano cristiano e cattolico, quello che conta è ricordarci che Santi dobbiamo essere tutti: vivere santamente, secondo il Vangelo; rispettare i bambini e voler loro bene; andare a Messa con tutta la famiglia il 1° novembre (stranamente spesso chi rifiuta Halloween, perché estraneo alle nostre tradizioni cattoliche, poi non va a Messa per Ognissanti). Fare crociate ideologiche contro una innocente festosità infantile è, di fatto, un’altra forma di paganesimo, cioè una riduzione della fede a ideologia mondana: questo sì è cristianamente diseducativo!

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*Fulvio De Giorgi è professore straordinario di Storia della pedagogia e dell’educazione presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Autore di numerose pubblicazioni, ha approfondito in particolare la correlazione tra storia della cultura, storia dell’educazione e storia della spiritualità in età moderna e contemporanea. Fa parte del Comitato di Redazione dell’Editrice La Scuola ed è condirettore degli “ Annali di storia dell’educazione e delle istituzioni scolastiche”