il nostro mare è un cimitero!

Mediterraneo cimitero di migranti  piu  di 2000 morti nel 2015

Mediterraneo cimitero di migranti

piu’ di 2.000 morti nel 2015

sono piu’ di 2.000 i migranti morti nel Mediterraneo nel 2015 mentre tentavano di raggiungere le coste europee: e’ la denuncia dell’Organizzazione Internazionale per le migrazioni. “Purtroppo abbiamo raggiunto un nuovo primato, con oltre 2.000 migranti morti fino al weekend scorso”, ha spiegato il portavoce dell’Oim, Itayi Virri, da Ginevra.

La principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio ha fatto sapere che sono 188.000 i migranti soccorsi nel Mediterraneo dall’inizio dell’anno e si potrebbe sfondare il muro dei 200.000 gia’ questa settimana. Per l’Oim i dati confermano come quella lungo nel Mediterraneo centrale sia “la rotta piu’ letale per i migranti in cerca di una vita migliore”, una situazione che potrebbe ulteriormente aggravarsi. Infatti ben 1.930 migranti sono morti tentando la traversata dalla Libia all’Italia, solo 60 mentre tentavano di raggiungere la Grecia. Nei primi sette mesi del 2014 i morti nel Mediterraneo erano stati in tutto 1.607, con un totale di 3.279 a fine anno.
  Il numero piu’ alto di arrivi si e’ registrato in Italia (97.000) e Grecia (90.500), ha fatto sapere l’Oim, che ha sottolineato come la nuova linea assunta dall’Ue da aprile sui salvataggi in mare abbia permesso di “recuperare molte persone che altrimenti sarebbero morte”. Nel corso dell’ultima settimana sono stati circa 20 i morti in mare, ha denunciato l’Oim. Le salme di 14 di loro, appartenenti a un gruppo piu’ grande di 456, sono stati trovati in acque internazionali dalla nave della marina irlandese Le Niamh e portati al porto di Messina il 29 luglio. Lo staff dell’organizzazione, presente nel sud Italia, ha parlato con alcuni dei sopravvissuti: secondo le testimonianze dei migranti, il motore della barca si e’ surriscaldato durante la traversata. Per raffreddarlo, hanno dovuto usare l’acqua potabile a bordo e 14 di loro non ce l’anno fatta a causa della sete e del caldo. “E’ inaccettabile che nel XXI secolo le persone in fuga da conflitti, persecuzioni, miseria e degrado ambientale debbano patire tali terribili esperienze nei loro Paesi, per non dire quello che sopportano durante il viaggio, e poi morire alle porte dell’Europa”, ha sottolineato il direttore generale dell’Oim, William Lacy Swing. Nonostante queste tragedie, l’Oim vuole riconoscere gli sforzi straordinari delle forze navali nel Mediterraneo che continuano a salvare vite umane ogni giorno. Il numero di decessi e’ diminuito in maniera significativa negli ultimi mesi e cio’ e’ dovuto in gran parte al potenziamento dell’operazione Triton, ha sottolineato l’Oim. Il Mediterraneo e’ ora perlustrato da un maggior numero di imbarcazioni che si possono spingere fino a dove partono le richieste di soccorso: sono quasi 188mila i migranti salvati nel Mediterraneo fino a ora e l’Oim sostiene con forza il proseguimento di tali attivita’. (AGI) .




sulle bufale sui rom

“rubano solo, non vogliono integrarsi”

Germano e Piotta smontano le bufale sui rom

 “Lo sapevate che in Italia c’è una delle percentuali di rom più basse di tutta Europa? Che solo uno su cinque vive nei campi? Che la metà ha cittadinanza italiana, con punte del 90 per cento? Che solo il 3 per cento dei rom è nomade?”

Così l’attore Elio Germano e il rapper Piotta rispondono ai pregiudizi sui Rom in un video (vedi qui sotto) a sostegno della campagna di raccolta firme “Accogliamoci”. Un’intervista doppia per sfatare, con simpatia e ironia, luoghi comuni tra i più resistenti e invitare i cittadini a firmare per il superamento dei campi rom e la riforma dei centri per migranti a partire da Roma.

 

Elio Germano e Piotta sono i tra i sottoscrittori delle proposte di delibera popolare lanciate da Radicali Roma, promosse da un ampio comitato di associazioni e organizzazioni e sostenute da personalità come Emma Bonino, Luigi Manconi, Giuseppe Civati. “Con le nostre delibere popolari per il superamento dei campi rom attraverso i percorsi di inclusione e la riforma dell’accoglienza ai rifugiati la Capitale può diventare capofila di una riforma realizzabile anche in altre città di Italia, per mettere fine una volta per tutte la politica dei ghetti”, spiegano Riccardo Magi, presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale a Roma, e Alessandro Capriccioli, segretario di Radicali Roma. “Si tratta di proposte chiare e fattibili su due temi che si sono rivelati drammaticamente centrali nel malaffare emerso con ‘mafia capitale’. Attraverso percorsi facilmente monitorabili, con tempi e tappe certe, offriamo l’occasione di superare un sistema fallimentare che  – continuano i Radicali – produce tensioni sociali, crea terreno fertile per le più becere strumentalizzazioni politiche e che ha favorito sprechi e guadagni illeciti”. Il comitato Accogliamoci è composto da Radicali Roma, A Buon Diritto, Arci Roma, Asgi, Associazione 21 Luglio, Cild, Possibile, Un Ponte Per e ZaLab.https://www.youtube.com/watch?v=c0PE26-YL8A

 

 

 




pulizia nella curia vaticana: niente più sfarzo in Vaticano

papa Francesco cambia la curia

addio auto blu, ristoranti di lusso e vita mondana

la ‘cura Bergoglio’ ai vizi della chiesa

 pubblicato: 03/08/2015 

POPE FRANCIS

Con Francesco l’austerità è arrivata anche in Vaticano: addio alle croci tempestate di lapislazzuli dei cardinali, alle tuniche dispendiose, ai sarti romani che vestono abitualmente i papi e tutta la curia romana. Il pontefice argentino con la sua croce in argento del valore di una cinquantina di euro, la sua tunica low cost (si tratta di una veste in terital che vale 120 euro, mentre quella dei cardinali costa in media tra i 600 e gli 800 euro) e la sua Ford Focus al posto delle dispendiose Bmw e Mercedes del parco-auto vaticano ha cambiato le abitudini della curia.

“Se Francesco va in giro con una “casuletta” che costa come una camicia, 65-70 euro al massimo, è naturale che tutto, intorno a lui, si fa più sobrio. Vescovi e cardinali hanno paura che il Papa li sorprenda”   

Lo afferma Luciano Ghezzi al Corriere. E lui deve saperne davvero, possiede uno storico negozio in via dei Cestari, ha vestito numerosi prelati: adesso però anche lui, navigato commerciante di arredi sacri, deve adeguarsi alla nuova tendenza. Per i saldi propone un’offerta “low cost”, quattro casule a 140 euro.

Finisce anche la storia dei pranzi luculliani nei storici ristoranti tra Borgo Santo Spirito e via Traspontina: pochissimi i cardinali che ancora si fanno vedere a tavola in questi posti, e altrettanto pochi quelli che gradiscono ancora regali particolarmente lussuosi. Il Papa, che usa mangiare al refettorio di Santa Marta, non approverebbe per certo. C’è chi sostiene di averlo visto in giro per la residenza-seminario a vegliare sui suoi preti.

Ma per i cardinali, abituati ad intrattenere ottime relazioni con le case più potenti della capitale, potrebbe trattarsi anche solo di una questione di facciata:

“I cardinali continuano come un tempo a frequentare le case dei nobili, ma sono cene che non finiscono sui giornali”    

Lo dice Sandra Carrara, moglie del senatore di Forza Italia, una delle più famose regine dei salotti romani: solo un po’ di discrezione in più per evitare i paparazzi, dunque?

Forse i cardinali non sono ancora del tutto convinti della virata austera implementata dal loro pontefice, ma Francesco non sembra aver intenzione di lasciare nulla di quel che è in suo potere al caso: del parco-macchine del Vaticano, le due ammiraglie, una Bmw e una Mercedes, risalenti ai tempi di Papa Ratzinger, sono tornate in Germania “per riparazioni”. La sera della sua elezione il cerimoniere aveva già fissato l’appuntamento col sarto e il Papa preferì andare a pregare la Madonna. Non c’è niente da fare, il Pontefice è irremovibile.

Tutti sono colti di sorpresa, ma dopo poco più di due anni dall’elezione di Papa Bergoglio, non c’è più dubbio che l’aria è cambiata: niente più sfarzo in Vaticano.